Le mie storie (93)

Le mie storie (93)L'autunno ormai è arrivato, è passato da un poco il mio onomastico, e proprio in occasione del 4 ottobre mi sono resa conto di quanto sia stata abile ad incasinarmi la vita, senza neanche sapere come. Ho trovato un compagno che mi dà tutto sia dal punto di vista sentimentale che sessuale; mi dà quelle attenzioni che ho sempre cercato di non uomo e che raramente ho ricevuto. Eppure, come vi ho scritto tempo fa, da qualche cassetto della mia anima, ormai dimenticata, è venuta fuori quella parte di me bisessuale, che mi ha accompagnata per un breve periodo della mia carriera universitaria, in concomitanza con alcuni episodi di cui vi ho già raccontato. Ero sicura che fosse stata soltanto una fase della mia vita, in cui ero particolarmente curiosa di esplorare la mia fisicità, il sesso e tutto ciò che ci gira intorno. Per più di vent'anni sono stata una convinta etero, e, tranquilli, sono ancora molto devota a Sua maestà "l'uccello", ma l'incontro con Daniela mi ha destabilizzato parecchio. Sarà perché non lo vedo come un vero tradimento verso Carmine, ma i momenti che passo con lei, per quanto siano molto fisici (soprattutto in questo periodo), hanno qualcosa di trascendentale, di sublime. Avrei potuto continuare così, con il mio compagno e, di tanto in tanto, qualche momento di "svago" fuori dall'ordinario. Invece, appena tornata al lavoro, ecco presentarsi il diavolo tentatore, sotto le spoglie del mio collega Lorenzo. Mi è bastato guardarlo due minuti alla prima riunione per capire che ne sarei stata attratta. Sia ben chiaro, ad oggi (10 ottobre), al di là di quella sega che gli ho fatto al ritorno da una festa, non c'è stato particolarmente altro. Non siamo ragazzini, abbiamo le stanze comunicanti e lo ha capito benissimo che subisco il suo fascino. Quando siamo al lavoro ci sono sempre battute "al limite"; quando mi passa di fianco qualche volta allunga la mano ed io, lo lascio fare almeno fin quando non esagera. Più di una volta è capitato di "giocare" senza mai andare in fondo. Io mi diverto a stuzzicarlo magari mostrandogli l'intimo che porto sotto al tailleur, oppure facendo movimenti sensuali (che spesso però risultano ridicole). Lui fa altrettanto, certe volte mi mostra il pantalone "gonfio" o addirittura tira fuori il suo membro grosso come un pitbull (così l'ho ribattezzato), nonostante in giro ci siano colleghi e clienti. Ogni tanto, quando si espone parecchio e poi viene allontanato, mi "minaccia" ridendo "prima o poi ti incatasto da qualche parte e vedrai come sei contenta"; io, per tutta risposta, avendo capito che, a prescindere da tutto, è una bravissima persona, lo sfido a farlo anche se poi mi metto a ridere.Fatto questo piccolo riassunto delle mie ultime settimane, vengo a raccontarvi del mio onomastico.È giovedì mattina, 4 ottobre, quando Carmine mi chiama da Milano scusandosi per non poter tornare a Napoli. Litighiamo, poi mi rassegno; lui mi ha convinta ad organizzare una cena, adesso mi lascia sola con tutto quello che può concernere la mia solitudine. Ho preso preventivamente la mattinata libera allo studio, la scusa è quella di fare la spesa, in realtà aspetto Daniela. Sono ancora arrabbiata al pensiero della mancanza del mio uomo quando suona il campanello di casa: è lei. La faccio entrare, le spiego il perché della mia faccia cupa, lei senza perdere un istante mi bacia vigorosamente e mi riporta il buonumore. Sono in vestaglia e sotto solo con la mutandina, mentre Daniela indossa una tuta ed una maglietta; ci sediamo e tira fuori una busta "auguri, questa è per te, ma la devi mettere adesso" apro con la solita curiosità e vedo un body di pizzo nero molto sgambato e completamente trasparente all'altezza dei seni e della micia. Mi allontano un attimo, vado in bagno, mi cambio e ritorno nel salone soltanto con il body addosso, Daniela intanto sta preparando un caffè. Mi fa i complimenti, io le dico che mi sento praticamente nuda soprattutto indietro dove ho entrambe le natiche completamente all'aria. Ridiamo insieme e poi andiamo in camera da letto. Si dirige nel mio armadio a prendere il suo enorme fallo che io tengo nascosto rigorosamente nel retro di un cassetto; lo poggia sul letto, poi si spoglia completamente e mi viene sopra. In pochi secondi il body va giù fino all'ombelico, la sua lingua comincia a baciare i miei seni mentre la sua mano finisce all'interno del body fino ad entrare nella mia fica. Sono tutta sua, mi lascio andare completamente, lei finisce di spogliarmi e poi con la lingua si butta tra le mie cosce. Godo come una pazza, subito dopo il mio orgasmo risale tutto il mio corpo con la bocca bagnata fino a baciarmi ed io apprezzo parecchio. Mi sento il dovere di ricambiarle il piacere, prendo il nostro amichetto gigante di silicone e con la mano glielo metto dentro. Si gira, io continuo ad andare sempre più in fondo alla sua fica poi per la prima volta in vita mia decido di togliermi uno sfizio "da maschietto": mentre faccio avanti e indietro con l'uccello finto, con l'altra mano comincio a schiaffeggiarla su una chiappa; a sentire i suoi mugolii credo proprio che le piaccia, così continuo fino a quando non viene. Un nuovo abbraccio, un nuovo bacio, poi invito lei e il marito la sera per la cena, mi ringrazia ma ha già preso un altro appuntamento. È mezzogiorno passato quando ci salutiamo. Io faccio la doccia e poi decido di indossare di nuovo il regalo di Daniela; mentre sto tirando su le autoreggenti sento suonare alla porta; mi avvicino all'occhiello e con somma sorpresa vedo che dall'altra parte c'è Carmine. Apro subito senza rendermi conto di essere quasi nuda, lui mi guarda sorpreso e poi mi butta le braccia al collo (per la verità una delle due subito dopo finisce sul culo). Mi chiede come mai fossi vestita o meglio svestita in quella maniera, fortunatamente ho la prontezza di rispondergli che il giorno prima avevo comprato quel body per lui, e avevo deciso di indossarlo comunque anche in sua assenza per fargli un dispetto. La bugia è credibile, tanto che mi prende in braccio e mi porta in camera da letto. Fortunatamente ho rifatto il letto poco prima e Daniela si è riportata indietro il suo amichetto di 50 cm. Sono nuovamente stesa a gambe aperte, lui si apre il pantalone e tira fuori il suo bel amichetto non del tutto in erezione. Comincia a baciarmi, le spalline vanno giù e il suo uccello visita le mie tettone nel mezzo. Si muove avanti e indietro fin quando non diventa completamente duro; ma lo fa assaggiare un po' in bocca per poi scendere a mettermelo nella fica. Sto scopando di nuovo ed in breve sono ancora una volta tutta bagnata. Mentre lo spinge dentro mi anticipa che è solo l'antipasto di ciò che succederà alla notte. Io completamente eccitata gli chiedo senza pudore "di sfondarmi tutta", il mio uomo mi accontenta, come sempre, lo spinge sempre più dentro fino a farmi godere.Con la scusa di preparare il pranzo e poi la cena, mi alzo dal letto e mi vesto. Carmine ci resta un po' male, vorrebbe continuare a fare sesso, ma non immagina neanche lontanamente che io, poco prima di lui, abbia già avuto di che divertirmi. Mentre finisco di mettere la gonna, ripenso alla mattinata appena passata, e mi chiedo come sia stata possibile una cosa del genere. Eppure è successa, ed io sono contenta.Il pomeriggio passa veloce, verso le 7:30 arrivano i primi invitati. Non siamo tanti, alla fine ho contato 20 persone, offro degli aperitivi, un po' di musica di sottofondo, le solite quattro chiacchiere su coloro che non sono venuti e poi tutti a tavola a mangiare. C'è anche Lorenzo, accompagnato da una mia collega, sola perché separata da poco. So benissimo che anche con lei sta facendo il lumacone, ma chiaramente non sono per niente gelosa, anzi, un po' vorrei anche che i due concludessero, in modo da allontanarmi le tentazioni. La serata sta per concludersi per il meglio, nonostante avessi paura che il mio collega potesse far capire qualcosa a Carmine. Poi viene il momento della torta, mettono una candelina simbolica sopra, giusto per farmi soffiare, si forma un gruppone dietro di me pronto ad essere immortalato da un amico di un mio collega provvisto di macchina fotografica; Carmine è accanto a me, comincia la classica "tanti auguri" chiaramente cambiata in "buon onomastico" (anche se non rende particolarmente bene), il fotografo dice di stringerci, ed in quel momento sento una mano da dietro che mi solleva la gonna e comincia con forza a palparmi il culo; una cosa del genere può farla soltanto quel maiale del mio compagno! Poi s**tta l'applauso e vedo lui battere le mani mentre il mio sedere è ancora preda delle cinque dita; mi giro e vedo Lorenzo che mi guarda e sorride soddisfatto. Scuoto la testa ma lo lascio fare, fin quando non lascia la presa. Al momento dei saluti, mi bacia sulla guancia e mi mette in mano una s**tolina sussurrandomi all'orecchio "questo è il mio regalo, spero di vederlo domani al lavoro". Riesco a nasconderlo agli occhi di Carmine mettendolo sotto la camicetta nell'elastico della gonna; quando finalmente sono andati tutti via, mi ritiro nel bagno di per prepararmi alla "nottata", apro la s**tolina e ci trovo un microscopico tanga con un filo posteriore ed un triangolino trasparente davanti. Non riesco ad immaginare come indossare quel filo di cotone, ma allo stesso tempo l'idea di fare la stronza con lui il giorno dopo al lavoro, mi intriga moltissimo. Nascondo "il pensiero di Lorenzo" in un mobiletto del bagno e mentre torno in camera, mi rendo conto che, entrambi, le mie "evasioni" hanno avuto la stessa idea regalo, seppure in maniera diversa.Salgo sul letto, mi apro la vestaglia e mostro a Carmine il mio corpo completamente nudo. Lui mi chiede di chiudere gli occhi, sento le sue mani sfiorarmi il collo il tempo di agganciarmi una meravigliosa collanina d'oro e brillanti. Mi alzo in ginocchio per guardarla allo specchio di fronte, Carmine viene dietro di me, mi abbraccia e mentre gioca con il mio collo, sussurra gli auguri all'orecchio. Le sue mani prendono entrambi i seni e mentre le dita giocano con i capezzoli, mi piego in basso; il tempo di sollevare leggermente il sedere che sento il suo uccello strusciarsi fra le natiche fino ad arrivare all'ingresso del buchetto. La sua cappella si strofina un po' contro "l'ingresso" quel tanto per bagnarlo e poi inesorabile mi entra dentro. Il mio culo comincia ad allargarsi e a godere accompagnando i suoi movimenti. Mentre l'eccitazione sale, ripenso a quanto piacere abbia provato durante tutto il giorno. Proprio un bell'onomastico.Facciamo l'amore un paio di volte ancora, poi finalmente posso riposare.La mattina dopo, appena sveglia, il primo pensiero è alla micro mutandina di Lorenzo; intanto il mio uomo, ancora una volta eccezionale, mi porta la colazione a letto e poi esce per andare al lavoro. Sono sola nella mia stanza da letto, dopo la doccia mi siedo, comincio a vestirmi: il reggiseno, la camicetta, le autoreggenti, la gonna. Volutamente lascio per ultime le mutandine; mi guardo allo specchio, ci penso un attimo e poi? Lascio che sia il mio istinto a decidere.Arrivata allo studio, dopo circa una mezz'ora sento bussare alla porta, Lorenzo entra, io allargo le cosce e ringrazio per il regalo. Per fortuna riesco a fermarmi lì. La situazione si fa ogni giorno più complicata. Vorrei trovare una via d'uscita, ma mentre scrivo ancora brancolo nel buio più totale.Alla prossima